Assemblea Nazionale degli Operatori Balneari al SUN di Rimini Fiera

Tutte le categorie del settore, che non escludono Confcommercio, si sono presentate in assemblea aperta con un documento comune articolato sul futuro dell’impresa balneare e turistica in Italia. C’erano rappresentanti del governo e della regione Emilia Romagna ha portare il contributo fattivo di chi alla conferenza stato-regioni parlerà di concessioni demaniali e spiaggia in prospettiva di “devolution” riguardo alle competenze statali. Le categorie specifiche dei lavoratori e delle famiglie degli imprenditori balneari puntano sulla professionalità, investimenti e futuro produttivi. Il peso commerciale dell’impresa si misura in concreto sugli arenili dove da oltre un secolo c’è il lavoro della azienda-famiglia: un valore per il made in Italy. I bagnini sono una squadra che fa sistema capace e vincente: lo dicono i numeri. Per investire, come vogliono in Europa, le concessioni demaniali devono passare da 20 a 30 anni - dicono i responsabili organizzativi in comune accordo.
Il rinnovo delle concessioni per le piccole aziende dovrebbe essere addirittura automatico per garantire occupazione e futuro. Un albo delle concessioni balneari sarebbe opportuno. Finalmente un documento di garanzia che contiene certezze: meno proteste e più proposte. Melucci, responsabile regionale del turismo, concorda in tutto: i gestori del vero bene ambientale vivono un momento di blocco di investimenti e innovazione per cui ci vogliono leggi e regolamenti nuovi. Concorda Pizzolante a nome del governo parla di eccellenze da valorizzare a livello nazionale poi recepite autonomamente da ogni regione, oltre i decreti - proroga, in una norma europea entro il 2015.

Francesco Zingrillo

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