Assemblea Soci Anis: “Vogliamo competere ad armi pari con gli altri Paesi”
Dicono "no a norme più rigide rispetto ai competitor europei" e tornano a sollecitare la politica su Accordo UE, introduzione dell'IVA, strumenti di flessibilità sul lavoro. Ultimo biennio segnato dalla crescita, ma un 2023 velato d'incertezza
“Le nostre imprese continuano a crescere, certo con prudenza per l'incertezza dei momenti, ma in maniera sane e capaci di investire le proprie risorse per crescere e generare nuovi posti di lavoro e anche introiti per lo Stato. Quindi, l'economia reale c'è e continua ad essere un pilastro per il Paese”.
È un messaggio di fiducia quello che lancia la Presidente dell'Anis, Neni Rossini, davanti ai Soci, chiedendo però che dal fronte interno "non si pongano freni allo sviluppo e alla competitività". Le tendenze, dai dati dell'Osservatorio, presentato altre che ai soci anche a politica e parti sociali: un 2021 di forte espansione, con crescita dei fatturati e dei livelli occupazionali. Risultati in replica per il 2022, ma sono le prospettive sul 2023 a velarsi di incertezza, con il timore di un rallentamento dei consumi. Pesa non solo il contesto globale, ma anche quello interno:
“L'instabilità politica – prosegue Neni Rossini - non aiuta mai le imprese. Ci sono tante cose da fare, le imprese hanno già tante preoccupazioni che provengono dall'esterno per l'incertezza nei mercati in cui operano e, almeno, avere all'interno un consolidato contesto politico-istituzionale serve per fare meglio il proprio lavoro. Su questo fronte spingiamo fortemente la politica a un senso di responsabilità, per portare San Marino al traguardo fondamentale, indispensabile, condiviso da tutti gli imprenditori e non solo dell'Accordo di Associazione con l'Unione Europea, dove noi vediamo l'unica possibilità di sviluppo e di futuro sostenibile per San Marino”.
Associazione UE, ma anche introduzione dell'IVA per una maggiore integrazione nel mercato unico e piano strategico per l'energia, verso l'autonomia. Per la competitività, poi strumenti di flessibilità "perché si possa operare sui mercati ad armi pari" e guarda così alla riforma del mercato del lavoro: “Le persone – rileva la presidente - sono il patrimonio più importante delle aziende, per questo ci teniamo che anche queste possono essere valorizzate e curate. Il mercato del lavoro e la legge relativa, riguarda proprio questo. Noi ci aspettiamo, dal decreto legislativo su cui si sta lavorando, che ci vengano concesse le condizioni esattamente uguali a quelle che hanno i nostri concorrenti in Italia”.
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