Le ultime cronache sammarinesi si confrontano con una situazione economica in continuo peggioramento. Vale allora la pena indicare alcune ragioni vere del continuo deteriorarsi della vita economica, sociale del Paese, e della mancanza di investimenti stranieri a San Marino. Si tratta di un problema reputazionale che rende vulnerabile l’intero sistema. Così, se da una parte si mettono in campo professionalità in grado di profondere innovazione e dinamismo commerciale al sistema economico, dall’altra si lavora per vanificare gli sforzi di chi vuole traghettare il Paese fuori dalla crisi. Gli articoli che in questi giorni, parlando del conto Mazzini, hanno fatto riferimento ad una “colata di soldi pubblici”, a “Bcs che è diventata Asset Banca”, rappresentano uno dei tanti colpi inferti al Paese. L’informazione è una necessità collettiva, un bisogno dei cittadini, un pubblico servizio alla stregua degli ospedali e dei vigili del fuoco. Serve l’informazione e servono anche le banche che hanno la funzione di raccogliere il risparmio delle famiglie e indirizzarlo al finanziamento delle imprese. Concetto che è utile ribadire visto che spesso e volentieri ci si dimentica della funzione anche sociale delle banche. Viene allora il sospetto che gli autori di certi articoli che si sono letti on- line non sappiano precisamente come funziona una banca, le normative cui si devono attenere nello svolgimento delle attività ordinarie e straordinarie, come nel caso del ‘salvataggio’ di Bcs. Il che è anche normale visto che non possiamo essere tuttologi, ciò che stupisce è che le responsabilità (che sta al Tribunale accertare) di un istituto vengano bellamente associate ad un altro che con il primo nulla ha a che fare se non, come è stato precisato dozzine di volte, il fatto di averlo faticosamente rilevato per scongiurare scenari ben più drastici. Qui sta infatti la chiave del futuro: nell’informarsi e informare la collettività con dati più che precisi che abbiano il nobile scopo di formare la coscienza delle persone. Se vogliamo che il nostro Paese cresca – non soltanto in senso economico – dobbiamo averne cura, imparare una volta e per tutte la grande lezione della pietas romana che invitava al rispetto della dignità dell’uomo, che è prima di tutto rispetto del suo lavoro.
Comunicato stampa
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