Attivo di bilancio e crisi di liquidità: luci e ombre nel Programma Economico 2016
“Sul rendiconto dell'anno scorso – ha spiegato in Commissione Finanze il segretario Capicchioni, leggendo l'introduzione al documento - abbiamo stimato un conguaglio Igr di 15 milioni euro, questo ci consente di ottenere un avanzo di un milione circa”. Mentre “dal 2016 – ha poi anticipato - potremo presentare un bilancio con avanzi che dovrebbero andare a ricostituire le risorse finanziarie deteriorate dai disavanzi passati”. Va da sé che “per raggiungere il controllo dei conti pubblici - spiega la relazione introduttiva - sarà necessario mantenere l'equilibrio di bilancio anche per i prossimi tre anni". A fronte di un rendiconto in attivo, è però la liquidità dello Stato a dare segnali piuttosto negativi. Nell'ultimo anno si è registrata una riduzione del 24,20%, passando da oltre 125 milioni di euro nel 2014 a 95,3 milioni nel 2015. "L'obiettivo prioritario da perseguire nel breve e medio termine – ribadisce Capicchioni - è pertanto la ricostruzione delle riserve, così come raccomandato dal Fondo Monetario". Ma per potercela fare – avverte - si deve prevedere la possibilità di "assunzione di prestiti e aperture di credito, eventualmente anche esterni al nostro sistema finanziario, in aggiunta a una politica di riduzione della spesa e di incremento delle entrate pubbliche". Il dibattito in Commissione sul Programma Economico 2016 è stato quindi rimandato ad una prossima seduta, probabilmente a settembre, proprio per dar modo ai consiglieri di approfondire l'analisi del testo integrale del documento di ben 200 pagine.
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