I prezzi a San Marino continuano a salire tanto che il dato dell’inflazione per il mese di settembre su base annua parla di 2,9 per cento. Numero che contrasta con le rilevazioni della vicina Rimini, dove lo scorso mese l’inflazione ha registrato un calo dello 0.8 per cento, il dato su base annua ad un più 2,5. Ad incidere ancora nelle tasche dei sammarinesi sono frutta e verdura, che hanno visto un balzo in avanti di oltre 5 punti percentuali, così come sono aumentati in un mese anche latte uova, formaggi e carne bovina. Quattro per cento in più solo da luglio. Ma sul dato globale continuano ad influire anche le spese per l’abitazione e più in generale per acqua, luce e gas che hanno subito nel corso dell’anno dei rincari legati all’aumento delle tariffe. Nonostante dunque gli allarmi ripetuti, quanto si temeva si è poi avverato, con una raffica di aumenti proprio in concomitanza con l’autunno. Il dato dei generi alimentari è quello che lascia perplessi, dal momento che frutta e verdura vengono acquistati negli stessi ingrossi riminesi. Mentre sulla politica delle tariffe, la spinta all’inflazione è arrivata dagli aumenti decisi dallo stato. A incidere nel dato di settembre anche altre voci, come i trasporti, mentre spulciando in dettaglio scopriamo il netto calo rispetto ad agosto dei servizi ricreativi e cultura, mentre sono decisamente schizzati in avanti i costi per palestre e centri sportivi, che negli ultimi mesi erano rimasti sostanzialmente stabili. Infine non arrivano buone notizie sul fronte delle spese per il culto, anche queste aumentate di oltre 10 punti percentuali rispetto ad agosto. Brutte notizie in vista delle prossime festività.
I più letti della settimana:
{{title}}
Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy. Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy