Aumenti esponenziali, Vagnini (ANIS): "Serve una strategia condivisa. Imprese a rischio operatività"
Gli Industriali lanciano l'allarme e chiedono al Governo di intervenire urgentemente
“Tra novembre e dicembre la nuova tariffazione sammarinese variabile, PUN+spread, per l'energia elettrica porterà ad aumenti quasi triplicati per le imprese del territorio. In pericolo l'operatività di molte attività economiche”. E' l'Associazione Nazionale Industria San Marino a lanciare l'allarme; un richiamo alla consapevolezza rivolto al Paese e alla politica in particolare. Il rischio per le attività è di finire fuori mercato dal momento che i costi – sottolinea Anis - toccano livelli più alti di quelli dei competitor italiani ed europei.
"Tutte le nostre aziende associate hanno iniziato a monitorare l’andamento del PUN mensile - si legge in una nota - per calcolare preventivamente il loro costo dell’energia elettrica. Il risultato finale è drammatico: il PUN medio di dicembre è infatti pari a 0,37 €/kWh a cui va aggiunto lo spread di 0,02 (dato medio, che viene poi “pesato” differentemente a seconda degli scaglioni di consumo), portando il rincaro delle tariffe, che è scattato a dicembre, a circa il 178% in più rispetto alle tariffe di novembre (0,39 contro 0,14 €/kWh)".
Al Governo chiedono pertanto di “condividere una strategia guardando a quello che accade negli altri Paesi, Italia in primis. Da Anis infine l'invito ad aprire anche una seria riflessione sul ruolo di AASS, “a partire da una maggiore trasparenza su dinamiche e prezzi d'acquisto delle materie prime” - specificano - e in generale sull'attuale regime di monopolio.
Nel video l'intervista a William Vagnini, Segretario Generale ANIS.
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