C’erano forti preoccupazioni, a inizio estate, per la tenuta delle aziende sammarinesi, messe a dura prova dalla recessione, ma soprattutto dai possibili effetti negativi del decreto incentivi. In questi giorni il primo check, con la riapertura delle linee produttive: e la situazione non sembra facile. Timori in un qualche modo confermati dalle organizzazioni sindacali, che parlano di prossime chiusure di numerose imprese piccole o piccolissime: quelle con meno di 4 dipendenti, insomma. Sono le aziende impossibilitate a trasferire gli uffici commerciali in Italia: troppo oneroso lo spostamento. Dall’Anis si invita alla prudenza. “E’ ancora presto per avere un quadro chiaro della situazione; al momento c’è grande incertezza – afferma Carlo Giorgi – occorrerà attendere la fine di settembre, per vedere come reagiranno i clienti italiani al decreto incentivi”. “A novembre – poi – con la dichiarazione dei redditi, avremo davvero dati precisi”. Posizione tutto sommato condivisa dalla segreteria di Stato al Lavoro, che analizza l’andamento dell’occupazione. La buona performance del settore turistico – quest’estate – avrebbe garantito un parziale assorbimento, per quanto temporaneo, del fenomeno della disoccupazione. Per l’autunno non resta che incrociare le dita.
Gianmarco Morosini
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