Banca Centrale divulga i dati sulla raccolta. Prosegue il calo rispetto ai primi tre mesi dell’anno
L’effetto scudo fiscale prosegue anche a distanza di mesi, la raccolta totale, tra diretta e indiretta, si attesta a poco più di 7.900 milioni di euro, contro gli 8.287 di fine marzo. Nelle casse degli istituti di credito mancano all’appello 310 milioni, anche se il deflusso di capitali è solo una minima parte, intorno al 5% per cento, mentre la restante parte sembrerebbe effetto di un corrispondente calo degli impieghi. Le voci sullo stato di salute del sistema creditizio vedono una raccolta diretta che sembra indirizzarsi verso i certificati di deposito, unico dato in positivo rispetto ai depositi e alle obbligazioni, segno che gli istituto tendono a fidelizzare la propria clientela. Si conferma il trend in calo anche per la raccolta indiretta, che vede affacciarsi un ulteriore fenomeno. Cioè i clienti monetizzano e poi se ne vanno. Ultimo dato il patrimonio netto del sistema cioè quello che le banche hanno messo da parte. Passa da 853 a 792 milioni. Per un totale attivo del sistema pari a quasi 7 miliardi e mezzo.
Giovanna Bartolucci
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