Dopo la perquisizione e i sequestri di lunedì scorso il commissario della Legge Laura di Bona avrebbe disposto un’altra perquisizione alla sede dell’istituto nella giornata di ieri. In questa settimana, in diverse udienze, ha ascoltato Alberto D’Amico, l’ex generale della Guardia di Finanza che con una denuncia ha fatto avviare l’indagine. In relazione agli assetti passati della proprietà dell’istituto la vigilanza di banca centrale aveva rilevato che “non sono trasparenti” e sono stati oggetto di frequenti variazioni difficili da ricostruire in ragione degli schermi fiduciari. Tra le persone coinvolte nelle operazioni opache anche Carlo Profeta e Simone Cimino, controverso manager agrigentino, indagato nel giugno 2011 dalla procura di Milano per ostacolo alle autorità pubbliche di vigilanza e manipolazione del mercato.
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