Banca Nazionale Sammarinese, i dipendenti: "si avvicina la chiusura senza garanzie per lavoratori e famiglie"
È un appello accorato, quello dei lavoratori di Banca Nazionale Sammarinese, che chiedono un “urgentissimo incontro” al Segretario di Stato alle Finanze. La decisione di rompere il silenzio è giunta a seguito dell'approvazione, in Consiglio, dell'articolo nella Legge di assestamento di bilancio “che consentirà all'Eccellentissima camera di acquistare da Banca Centrale le quote di BNS”. Tutti i 64 dipendenti – sottolineano in un comunicato condiviso dalla RSA, e dalla FULCAS-CSU - “saranno oggetto di una riduzione di personale e, successivamente, posti in mobilità”.
Dito puntato contro il Governo; accusato di non aver previsto “alcuna modalità né garanzia di ricollocazione”. I dipendenti, pur consapevoli “che le nuove realtà previste nel Decreto Delegato sulla mission di BNS” non potranno assorbire interamente l'attuale forza lavoro, ritengono comunque doverosa la previsione – in via prioritaria - di una ricollocazione almeno parziale. Ricordato infine l'impegno profuso, dai lavoratori, nel corso dell'intera vicenda che ha segnato la fine dell'ex Banca CIS; con l'obiettivo costante di salvaguardare la clientela.