Banca Partner Spa si accorda con la Carim per l’acquisto del Credito Industriale
E’una soluzione che accontenta tutti: fa sperare la Cassa di Risparmio di Rimini di uscire dall’amministrazione straordinaria e permette a Banca Partner di ritagliarsi un ruolo importante nel panorama finanziario del Titano. Soprattutto è un’operazione che fa tornare il Credito Industriale in mani sammarinesi. In tempi record e per una cifra che si aggirerebbe, secondo indiscrezioni, intorno ai 40 milioni di euro. C’è il massimo riserbo da parte dei vertici, soprattutto in attesa dell’autorizzazione di Banca Centrale. Le uniche dichiarazioni sono state affidate ad una nota. Il Presidente di Banca Partner Massimo Merlino anticipa che il prodotto finale sarà “un istituto più forte e sicuro nel rispetto delle regole di trasparenza e delle linee tracciate dall’Autorità di Vigilanza”. E assicura che l’impatto dell’operazione sarà indolore. Vale a dire che i 50 dipendenti del Cis manterranno il loro posto di lavoro. Il progetto è ambizioso: creare un gruppo forte proiettato su mercati internazionali. Puntando su tradizione ed innovazione. Del resto si anticipa quella che vuole essere la tendenza del sistema finanziario sammarinese: risanare l’ambiente assumendo una dimensione internazionale nel segno della modernizzazione. Di Banca Partner si sa che è una realtà giovane, nata dieci anni fa, con una ventina di dipendenti e con il bilancio in attivo. Il capitale sociale è di 29.244.000 euro. La raccolta globale del 2010 è stata di 348 milioni di euro circa. Con un utile di 651.000 euro.
Monica Fabbri
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