Se da una parte la Carim viene commissariata dalla Banca d’Italia, dall’altra la Banca di Rimini, altro noto istituto di credito della Riviera, esce dalla fase di commissariamento in cui era entrata un anno fa. Nel caso specifico il provvedimento non riguardava irregolarità nella gestione dei dirigenti, ma il coinvolgimento di alcuni dipendenti in inchieste per reati di usura ed estorsione. Ora la banca appare risanata e i commissari l’hanno restituita agli amministratori locali che hanno subito ribadito la posizione patrimoniale solida e il conto economico in attivo. Seguirà un riassetto organizzativo e dei sistemi di controllo oltre alla nuova formazione dei 137 dipendenti, i quali durante il commissariamento non solo non hanno rischiato il posto, ma hanno ricevuto persino il premio di produzione.
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