Il rischio c’è e la decisione verrà presa in una assemblea generale di settore, già fissata per giovedì prossimo alle 14.45 al Teatro Concordia di Borgo Maggiore. A far minacciare ai bancari la clamorosa azione sindacale gli aumenti retributivi, che le controparti hanno proposto. Per gli anni 2004-2005 e 2006 incremento dell’1,5-1,6 % annuo erogato, in parte, in maniera fissa, in parte, variabile, in base – sostiene la CDLS - a non meglio precisati criteri di produttività ed efficienza. Ipotesi bocciate senza alcuna esitazione da sindacati e bancari, nell’assemblea del 4 dicembre. “Con quegli aumenti – commenta Mirco Battazza della Confederazione Democratica - non solo non si copre la perdita del potere di acquisto degli stipendi rispetto agli indici dell’inflazione, ma si mortifica anche la professionalità, la grande disponibilità e la pazienza dimostrata dai bancari in questi anni”. E se questi decidessero davvero di incrociare le braccia, ne risentirebbero inevitabilmente anche tutti gli altri lavoratori dipendenti di San Marino perché sarà messo a rischio l’accredito diretto in conto corrente delle tredicesime.
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