Il primo passo da compiere, per guardare al futuro del sistema finanziario, è definire la strategia, fare le scelte necessarie e definire le regole che possano garantire il raggiungimento degli obiettivi. Lo afferma Luigi Passamonti, capo del programma “Convergence” di Banca Mondiale, che nel seminario voluto da Banca Centrale ha esposto i passaggi di modernizzazione dei sistemi finanziari internazionali, soffermandosi sugli scenari che riguardano la Repubblica di San Marino. “Un momento difficile” lo ha definito il Segretario di Stato alle Finanze, Gabriele Gatti, nel suo intervento di saluto, nel quale ha messo in evidenza la fase di transizione della Repubblica e del suo sistema. “Dall’emergenza – gli ha fatto eco il Presidente di Banca Centrale, Biagio Bossone - si esce avendo chiaro il quadro di strategia, il modello che intendiamo adottare”. Ma oltre alle scelte servono le condizioni perché il modello possa funzionare, trovare adeguata e soddisfacente applicazione. Per questo pubblico e privato devono lavorare insieme per governare la modernizzazione, conquistare spazi di mercato, consolidare il vantaggio competitivo. Da una parte le istituzioni, per assicurare la necessaria stabilità, dall’altra le imprese del settore finanziario, per garantire ad investitori e risparmiatori appropriata professionalità.
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