Sulle banche si continua a lavorare. A Roma oggi c’erano le autorità di Banca Centrale, i rappresentanti delle due associazioni bancarie sammarinesi, insieme ai vertici dell’ABI, impegnati a ricercare le soluzioni più adeguate per superare la delicata situazione dei rapporti fra gli Istituti di redito dei due Paesi. Le questioni da affrontare sono diverse e tutte di carattere squisitamente tecnico, per questo si è stabilito di proseguire il confronto su un tavolo ristretto, composto dagli esperti di ognuna delle materie da affrontare e al quale siederanno le delegazioni delle banche italiane e sammarinesi. La volontà manifestata è che questo avvenga in tempi rapidi, per non prolungare una fase di incertezza che grava pesantemente sul sistema. Il confronto dovrà valutare due aspetti fondamentali: il sistema dei pagamenti e la normativa antiriciclaggio, alla luce della nuova classificazione extra UE. “Sono state le difficoltà tecniche connesse con questa nuova classificazione ad essere valutate oggi” spiega il Segretario di Stato agli Affari Esteri, Antonella Mularoni, che mette l’accento sulla trascuratezza del passato, definita ingiustificabile. “E’ a causa di questa – aggiunge – che ci siamo trovati in questa situazione. E’ necessario trovare al più presto le soluzioni per uscire da una situazione che crea difficoltà all’economia e alla finanza del Paese”. Intanto nulla cambia per l’operatività degli istituti che operano a San Marino. Ogni decisione annunciata in precedenza e dunque ogni effetto pratico, resta sospeso, fino a quando non saranno certe le linee di comportamento nel rispetto delle normative antiriciclaggio dei due paesi.
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