Bcsm vende secondo titolo Demeter: "Centrate finalità di prudente gestione e contenimento del danno"
Una vendita definita sostanzialmente senza perdite. Sottolineato il "buon esito" dell'operazione di cessione, frutto del coordinamento fra i diversi organi dell'Istituto
E' con una nota che Banca Centrale annuncia di aver riacquisito la disponibilità dell’intera somma investita a luglio 2017 quando – specifica via del Voltone - “in difformità dalla regolamentazione interna”, venne bloccato quasi il 70% dell’intero patrimonio dell'Istituto in titoli illiquidi”, per 43 milioni di euro. E' la vendita del secondo titolo Demeter, da circa 20 milioni di euro, scadenza 20 gennaio 2021, mentre già nel 2018 era avvenuta la cessione del primo titolo, quello a scadenza più lunga, 2023. Una vendita definita sostanzialmente senza perdite, ma anche un atto dai significati molteplici per quello che tutti conoscono come “Caso titoli” - l'investimento della gestione Grais-Savorelli per rilevare titoli che Banca Cis aveva in garanzia a fronte di finanziamenti concessi. Da oltre due anni gli occhi della politica sono puntati sull'operazione; fronte aperto anche dal lato giudiziario, con una inchiesta in corso in mano al giudice Simon Luca Morsiani, per la quale si è costituita parte civile, nell'estate, la stessa Banca Centrale. Forte senso simbolico proprio per via del Voltone e l'attuale gestione, per segnare una discontinuità, una rottura con quelle passate. E in questa direzione il commento dell'Istituto: “Lo smobilizzo delle somme relative anche al secondo titolo “Demeter” permette a Banca Centrale di ritornare ad avere investimenti più facilmente liquidabili e in linea con le proprie finalità istituzionali, così come raccomandato dal Fondo Monetario Internazionale”. Così scrive, sottolineando anche un nuovo metodo di lavoro: l'operazione di cessione viene definita dal “buon esito” e "frutto del coordinamento fra i diversi organi dell'Istituto, del monitoraggio da parte della Direzione Generale, delle competenze interne che hanno permesso il raggiungimento delle finalità del Consiglio Direttivo di prudente gestione dell’investimento e di contenimento del danno".