Investimenti raddoppiati e spesa corrente inferiore al 90%. Lo ha annunciato il segretario di stato alle finanze Stefano Macina al consiglio grande e generale presentando il bilancio previsionale dello stato per il 2009 e i pluriennali 2009-2011. Si è scongiurato l’esercizio provvisorio, ha sottolineato Macina, mentre si prevede una chiusura in pareggio per 727 milioni 328 mila 733 euro. Questo e porta la spesa corrente sotto quota 90%, per l’esattezza l’89,46%, rispetto a quella totale che fino al 2006 superava il 95%, ha detto il segretario all’aula consigliare. Il segretario ha quindi messo in evidenza che per l’esercizio 2009 è stato confermato l’obiettivo di contenimento della spesa corrente attraverso l’attuazione di una riduzione del 3.07% delle uscite nel triennio 2009-2011. Il segretario delle finanze si è poi soffermato sulla crisi finanziaria internazionale sui possibili riflessi nazionali. L’economia sammarinese, ha detto, appare solida e i punti più gravi della crisi finanziaria internazionale non riguardano il sistema bancario sammarinese nel suo complesso, perché, ha proseguito, le maggiori banche si sono patrimonializzate e garantiscono i risparmiatori. L’esposizione delle famiglie per i mutui non è cosi ampia come negli altri paesi ed è supportata dalla stato con i mutui prima casa. I primi segnali di crisi, ha invece sottolineato, riguardano l’occupazione con l’utilizzo della cassa integrazione guadagni che nel primo semestre del2008 ha registrato un incremento superiore del 24%. Nonostante questo la stima del pil sammarinese non si discosta da quelle precedenti, con valori superiori al 4% annuo, è questo malgrado il 2009 si presenti come un anno difficile per tutto il mondo, ha concluso macina.
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