Piazza Affari ai minimi da aprile 2017 e il rendimento dei titoli di Stato decennali ai massimi dal febbraio 2014. La settimana riprende male per azioni e bond italiani, dopo la lettera con cui la Ue ha messo in guardia l'Italia su una manovra che non rispetta gli impegni assunti con l'Unione Europea. Il Ftse Mib cede l'1,45% avvicinandosi a quota 20 mila punti, affossata dai bancari che scontano l'ingente quantità di titoli di Stato contenuti nei loro libri e che rischiano, con la manovra, un inasprimento fiscale. Banco Bpm è sospesa (-4,5% il calo teorico), Bper cede il 3,1%, Ubi il 3%, Poste il 2,8%, Intesa il 2,5%, Unicredit il 2,4% mentre lo spread tratta a 291 punti base e il rendimento dei Btp sfiora il 3,5%. Al di fuori del comparto finanziario scivola Leonardo (-1,8%), che sconta i rischi di un taglio alla spesa militare. In rosso tutto il Ftse Mib: debole Tim (-0,95%) nonostante il Genish abbia assicurato che non intende mollare, giù Moncler (-2,1%), Fca (-1,9%) e Saipem (-1,7%)
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