Bossone commenta la situazione dopo l'ordinanza Pasini su Asset e conferma la lettera di Visco sul progetto Npl - L'INTERVISTA INTEGRALE

Bossone commenta la situazione dopo l'ordinanza Pasini su Asset e conferma la lettera di Visco sul progetto Npl - L'INTERVISTA INTEGRALE.
Presidente Bossone, come commenta l'ordinanza del giudice Pasini riguardo al ricorso Asset per la sospensiva del commissariamento? Un provvedimento che sta avendo ampia eco in Repubblica...
“Vorrei cogliere questa occasione per parlare non solo come presidente dell'associazione delle banche sammarinesi, ma anche come amico del Paese. Vorrei cogliere l'occasione per un appello pubblico che inviti tutti, in un momento così difficile per la Repubblica, ad una riflessione. Non voglio entrare in giudizi tecnici che non mi spettano, su una materia che non è la mia, ma indubbiamente si deve registrare un fatto molto grave: già prima ancora che l'ordinanza fosse emessa la situazione era molto difficile e delicata per San Marino. Con l'ordinanza viene fuori un fatto a mio avviso grave: quello che possa configurarsi a tutti gli effetti uno scontro istituzionale. Di certo un fatto grave in democrazia. Da un lato, il Tribunale della Repubblica, che certamente nel suo ruolo fa rispettare la legge del Paese, e un'altra istituzione che - se mi consente l'espressione – gioca un po' a scacchi con il Tribunale e mette in discussione la legge del Paese. Questo a mio avviso è molto grave e non vorrei che fosse giustificato prendendo a riferimento un malinteso concetto di autonomia: come in altre occasioni ho avuto modo di dire, l'autonomia è una cosa sacrosanta che viene attribuita a certe agenzie e organi di Stato per consentire un'azione più efficace. Detto questo l'autonomia operativa va sempre inquadrata nella legge, nel rispetto della legge; all'autonomia va associata quella che gli inglesi chiamano “accountability” cioè il dover dar conto pienamente di ciò che si fa, di come lo si fa, per quali obiettivi e con quali difficoltà, successi o insuccessi. Qui invece vediamo un'istituzione che si è chiusa in un bunker di silenzio e non si sa esattamente cosa voglia fare e perché. A mio avviso questo in una democrazia non può e non deve accadere. Quindi il mio invito a tutti, a tutte le parti interessate, le forze sociali, il governo stesso, il Consiglio Grande e Generale che rappresenterà la sovranità di San Marino, di intervenire, proprio nel rispetto di quella sovranità”.

Pensa che il provvedimento del Tribunale possa avere effetti diretti sulla liquidazione coatta amministrativa in vigore in Asset?
“Non posso e non voglio commentare su questo. Io voglio enfatizzare l'incertezza e il crescente senso di timore di non sapere cosa accade domani che si sta generando in Repubblica. A questo occorre reagire. Non voglio entrare in giudizi tecnici di natura legale che non è la mia materia, ma vedo i timori dello scontro di cui dicevo e la possibilità che esso peggiori laddove non si intervenga per tempo. Anzi probabilmente siamo già fuori tempo”.

Torniamo a parlare di Npl: di recente il progetto elaborato da Abs per gestire i crediti deteriorati è stato apprezzato dal governato della Banca d'Italia Visco, nero su bianco, in una lettera pervenuta pochi giorni fa all'ex presidente di Abs, Matteo Mularoni. Ce ne può illustrare qualche passaggio? E secondo Lei, questo eleva Abs ad interlocutore privilegiato di Banca d'Italia?
“Questa lettera che il governatore Visco ha voluto inviare al mio predecessore, l'avvocato Mularoni, past-President dell'associazione, è il riconoscimento di uno sforzo fatto in un Paese che è un Paese amico di San Marino. Quindi l'Italia ci guarda con attenzione e la Banca d'Italia prende atto di una proposta molto complessa, e non soltanto ringrazia per l'invio di questa proposta, ma entra anche nel merito con passaggi molto articolati per sottolineare la bontà della proposta.
Quello che mi fa sorridere non è tanto che Abs possa essere interlocutore privilegiato di Banca d'Italia o viceversa, quanto che l'apprezzamento per questa proposta, e il riconoscimento stesso che essa esista, ci venga dalla Banca Centrale di un altro paese e non da quella del nostro Paese, mi consenta di dire “nostro” e di sentirmi parte di esso. Questo mi è sembrato un ulteriore vulnus che non ho potuto non osservare tornando a San Marino come presidente di Abs.
In questa lettera il Governatore Visco fa alcune osservazioni molto precise e oltre a ringraziare del rapporto ricevuto, indica anche che le strategie individuate appaiono sostanzialmente allineate con le prassi più volte auspicate da Banca d'Italia per la soluzione del problema degli Npl. Condivide la necessità di disporre di informazioni granulari, testualmente “fondamentali al fine di favorire lo sviluppo di un mercato delle partite anomale” - gli Npl - e aggiunge anche che in proposito la Banca d'Italia ha recentemente avviato una specifica rilevazione statistica per la raccolta di informazioni di dettaglio che si affianca – e questo lo sottolineo – al tradizionale assetto informativo disponibile nella Centrale dei Rischi nazionale. Faccio osservare che a San Marino ancora non esiste una Centrale dei Rischi: se ne parla da anni, dai tempi successivi alla mia dipartita da Banca Centrale. Allora le banche avevano qualche remora. Oggi sono d'accordo che una Centrale dei Rischi serva. Banca d'Italia ci dice che non solo serve una Centrale dei Rischi, ma servono anche altre informazioni dettagliate da affiancare alla Centrale dei Rischi. Noi a San Marino una Centrale dei Rischi non la vediamo ancora quindi in questo senso quello che dice Banca d'Italia va senz'altro nella direzione auspicata da Abs. E aggiunge anche alla proposta dell'associazione di legare alla cessione dei crediti deteriorati una forma di garanzia statale a supporto delle operazioni di cartolarizzazione, persegue obiettivi simili alla garanzia pubblica per la cartolarizzazione delle sofferenze utilizzate in Italia. Conclude dicendo che l'esperienza italiana mostra come sia necessaria l'adozione di una strategia complessiva, supportata anche da adeguati strumenti giuridici e fiscali e non si soffermi soltanto sulle gestione degli Npl che è esattamente la direzione nella quale va la proposta di Abs. Lo dico con grande orgoglio senza peraltro poter rivendicare il merito di questa proposta, perché ho contribuito in minima parte a questo studio che è molto ampio, articolato e complesso, merito dell'iniziativa del mio predecessore, ma che purtroppo è caduta nel vuoto. Perché dopo una magnifica manifestazione, quando è stato presentato, davanti a molte persone, in seguito è caduta nel dimenticatoio e il soggetto privilegiato che avrebbe dovuto riservare attenzione, non dico per recepirla, ma quanto meno osservarla, studiarla e prenderla in considerazione e reagire caso mai con controproposte, non l'ha fatto. Semplicemente ha fatto cadere la proposta nel vuoto”.


Un'ultima domanda Presidente, a proposito di Abs. In questi ultimi mesi sono state registrate alcune defezioni. Al netto di queste defezioni, cambia il peso di Abs nel tessuto economico? Che influenza pensa che l'associazione abbia ad oggi?
“Io lo trovo quasi paradossale in un momento così difficile, così grave, in cui l'associazionismo è assolutamente imprescindibile... Capisco che un'associazione tra banche, che sono più direttamente concorrenti più o meno sullo stesso tipo di prodotti e servizi, è certamente una cosa più difficile da realizzare, al contrario di un'associazione che lega concorrenti di varia natura come un'associazione tra industriali. Ciò nondimeno in una fase di questo tipo, l'associazionismo è fondamentale: si può divergere, essere in disaccordo, ma alla fine è nell'interesse di tutti arrivare ad una sintesi che sia nell'interesse di tutti e nell'interesse del paese. Come fa una Cassa di Risparmio, che è la banca più ampia del paese naturalmente, ma anche quella che storicamente incarna la Repubblica, ad auto-sospendersi dall'Associazione Bancaria Sammarinese? Io lo trovo un controsenso totale, non lo capisco; non capisco come si possa ragionare in questi termini, tanto più in un momento come questo”.

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