Botta e risposta su credito sociale

Botta e risposta su credito sociale.
Lo scorso anno circa seicento mila euro di quelli stanziati a bilancio sono andati a 341 nuclei famigliari, dei 470 che ne hanno fatto richiesta. Circa cento mila servono a sostenere gli sgravi fiscali per le badanti. La maggior parte delle richieste è arrivata da donne, 55% cento contro il 45% degli uomini. Il 35% separate o nubili con figli a carico. Due su dieci da dipendenti della PA, quasi quattro su dieci da privati, mentre il 28% da pensionati. Solo il 4% da disoccupati. La soglia di accesso, scesa quest’anno a 6.500 euro, esclude per la Confederazione del Lavoro, quei cittadini comunque a basso reddito, in condizioni di difficoltà aggravate dalla crisi. Così come ritiene insufficiente i settecento mila euro a bilancio. Le Finanze confermano la riduzione della soglia del reddito procapite, ma sono aumentate in modo esponenziale le detrazioni, per esempio su abitazione, badante e asili nido privati. Il budget di settecento mila euro non è modificabile, in quanto previsto a bilancio 2007. Ma dal prossimo anno salirà a novecento mila euro per fare fronte al crescente numero di cittadini in difficoltà.

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