Bsm: comitato No-fusione invita gli azionisti all'assemblea di domani e presenta i suoi candidati
Per il comitato, dopo la bocciatura nell'assemblea straordinaria dell'Ente Cassa di Faetano del 25 novembre, la partita dell'ipotetica fusione con Cassa di Risparmio è chiusa e ora si guarda avanti. Trovata, nel frattempo, un'intesa con l'Ente che prevede anche la graduale riduzione dei membri del Cda di Banca di San Marino dagli attuali 7 a 5. Un cambiamento che comincerà nella giornata di domani: “Abbiamo indicato alcuni nominativi – dichiara Riccardo Mularoni, del “Comitato No Fusione” - per quanto riguarda la presidenza e un membro del Consiglio di Amministrazione”.
Massimo riserbo sui nomi ma il Comitato ci tiene a precisare che la figura indicata per il Cda è anche espressione dell'ADA, l'associazione dei dipendenti azionisti.
Una volta completata questa operazione l'obiettivo successivo sarà la modifica dello statuto e il cambio di governance in Bsm: “La richiesta più importante per noi – prosegue Mularoni – è la convocazione dell'assemblea dei soci dell'Ente il prima possibile e sembrerebbe che la data sia il 24 febbraio”.
Non è un segreto che il Comitato “No Fusione” punti ad eliminare dall'organigramma l'incarico di amministratore delegato dell'istituto che attualmente è ricoperto dal direttore. In ogni caso, è stato affermato in conferenza stampa, la salute di Bsm è buona perché lè a banca più patrimonializzata in Repubblica e con il più alto indice di solvibilità. Una volta rinnovata la governance – hanno proseguito i membri del Comitato “No Fusione” - andrà attuato un nuovo piano industriale che preveda uno sviluppo dell'istituto salvaguardando possibilmente anche il posto di tutti i dipendenti.
l.s.
Nel servizio le dichiarazioni di Riccardo Mularoni del "Comitato No Fusione"