Bsm: uscita dalla tempesta con le vele rotte ma lo scafo resta sicuro

Bsm: uscita dalla tempesta con le vele rotte ma lo scafo resta sicuro.
Banca di San Marino ha attraversato anni di tempeste, senza alcuno soccorso dall'esterno, ma intervenendo per aiutare il sistema economico e mantenere alta la credibilità del paese. I vertici dell'Istituto chiedono di guardare ai numeri, ma nel loro insieme, non solo al bilancio che dopo 40 anni volge in negativo, ma anche al patrimonio netto, che in sei anni, quelli della gestione Tagliaferro, vede un incremento del 7%, che poche banche nel mondo possono vantare, dicono presidente e direttore. Anni nei quali la banca ha dovuto affrontare crisi internazionale, scudo fiscale, black list, senza dimenticare, all'interno, la vicenda Fincapital e relativa bolla immobiliare di cui si è fatta carico. Gli interventi in soccorso di istituti italiani, come 16 banca, e interni, come il Credito sammarinese. La cosa di cui vanno più fieri è comunque il percorso di trasparenza, per cui i vertici si augurano a breve che la vigilanza consolidata divenga una vigilanza a livello europeo, con l'ingresso in un mercato per il quale Banca di San Marino si sente già pronta. Non ultima una azienda che al suo interno ha regolarizzato tutti i contratti a tempo determinato, nonostante i venti di crisi. Forte di un aiuto, quello della fiducia dei propri clienti, che la spinge a guardare al futuro.

Giovanna Bartolucci

Nel video l'intervista a Giuseppe Guidi (Presidente Bsm) e a Vincenzo Tagliaferro (Dg Bsm)

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