Caro-vita: in 10 punti, la campagna della CSU per contenere i prezzi
Riprogettare le fasce di consumo per contenere il costo delle bollette per le famiglie monoreddito, i pensionati soli e comunque le famiglie al di sotto di una soglia minima.
No all’applicazione indifferenziata della tassa smaltimento delle acque reflue. Gli oneri di smaltimento devono essere a totale carico delle aziende industriali che producono i reflui inquinanti.
Consentire all’Osservatorio Prezzi di svolgere con continuità ed efficacia la propria attività di monitoraggio sul territorio.
Indagini periodiche e mirate della Polizia Civile per colpire speculazioni e distorsioni.
Avviare iniziative di risparmio, come la San Marino Card, da utilizzare presso tutti gli esercizi commerciali con conseguenti vantaggi.
Assegni familiari più alti. Riconoscere alle madri temporaneamente in aspettativa post partum o momentaneamente disoccupate, il diritto a percepire gli assegni familiari anche nel periodo non coperto da assicurazione.
Casa per tutti con una politica diretta dello Stato in campo immobiliare. rilanciare le cooperative di abitazione. Sospendere l’emissione dei Decreti per l’indicizzazione dei canoni di locazione in base all’indice del costo della vita.
Farmaci mutuabili. Per le persone anziane e per i cittadini e famiglie a basso reddito, vanno reintegrati nel prontuario farmaceutico tutti i farmaci di ampio utilizzo.
Patti chiari in banca. Massima trasparenza nelle condizioni e nei tassi applicati alla clientela, sancire il diritto per i cittadini di rinegoziare i contratti di mutuo che hanno condizioni svantaggiose.