Caro vita. In Italia per le famiglie oltre duemila euro in più di spese in un anno
L'inflazione continua a correre: il tasso annuo non era così elevato dal 1991. A marzo si attesta al 6,7%. Una crescita, afferma l'Istat, sostenuta dall'aumento dei prezzi dei beni non regolamentati. Si parla di un aggravio a carico delle famiglie di oltre duemila euro in un anno. Dovuto al grande innalzamento dei costi energetici, dettato anche dalla speculazione, e all'aumento dei prezzi delle materie prime e di conseguenza dei generi alimentari. La situazione si riflette poi sul potere d'acquisto, innescando situazioni drammatiche in alcune fasce della popolazione, già provata dalla crisi pandemica. " Purtroppo tutto ciò porterà anche recessione - spiega Graziano Urbinati, presidente di Federconsumatori Rimini -. Le imprese sono in difficoltà e c'è la possibilità che l'occupazione cali". Necessarie dunque misure straordinarie da parte del Governo, per far fronte a costi così ingenti.
Federconsumatori Rimini suggerisce una riforma fiscale complessiva che generi equità. La sterilizzazione delle accise non dovrebbe essere temporanea ma strutturale. Necessaria poi una rivisitazione complessiva delle bollette energetiche. "Ad esempio sui carburanti - conclude Urbinati - oggi il prezzo al barile non è altissimo, ma i costi sono comunque enormi. Servirebbero più controlli. La nostra proposta è che le prefetture si dotino di comitati per eseguire controlli anti-speculativi".
Graziano Urbinati, presidente di Federconsumatori Rimini
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