Cartelli di protesta ai confini: i frontalieri invitano a non spendere più in Repubblica
Di scena, ai confini di Stato, l’ennesima protesta dei frontalieri, ai quali il Collegio dei Garanti ha negato, con l’ultima sentenza, ogni speranza di vedere ridiscussa, nelle sedi opportune, la famigerata “supertassa” introdotta dal Governo. Nella notte sono stati collocati cartelli dalle scritte luminescenti, che richiamano i lavoratori all’unità e invitano allo sciopero dei consumi in Repubblica. Una forma di protesta pacifica che segue la scia di scioperi dei mesi scorsi e le manifestazioni nelle aziende, ma organizzata, questa volta, in territorio italiano, a ridosso dei confini, dove i cartelli sono ben visibili da chi ogni giorno si reca al lavoro a San Marino dal circondario e dove si presume ci rimarranno a lungo dal momento che la questione frontalieri è sostenuta da tutta la popolazione che risiede nelle vicinanze. Se sortirà l’effetto sperato, saranno i futuri resoconti a stabilirlo. “Al momento la situazione è complessa e senza scappatoie immediate” - dicono i sindacati – “ma il nostro impegno prosegue senza lasciare nulla d’intentato”. Il Comitato Sindacale Interregionale sta preparando una petizione da inviare, quanto prima, al Presidente Napolitano per chiedere all’Italia che faccia la sua parte e intervenga nella sfera di sua competenza. Non dimentichiamo, infatti, il mancato rinnovo della franchigia degli 8000 mila euro, altro problema che pesa come un macigno sui redditi dei lavoratori non residenti.
Silvia Pelliccioni
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