Sulla Cartiera Ciacci arriva anche il report del Dipartimento Prevenzione dell’Istituto Sicurezza Sociale. La prima ispezione in aprile 2013, subito dopo l'approvazione e la messa in opera del Codice Ambientale. In questo caso la Cartiera Ciacci è stata sanzionata, per 500 euro, per la mancata installazione del misuratore di portata dello scarico di acque reflue. La seconda ispezione a novembre 2013 che ha confermato la mancata installazione del misuratore e, in questo caso, la sanzione è stata raddoppiata. L'azienda ha opposto ricorso amministrativo il cui esito, pronunciato dall'autorità giudiziaria circa un anno dopo i fatti, ha riconosciuto la validità del provvedimento adottato dal Dipartimento Prevenzione dell'ISS. A marzo 2015 un nuovo controllo ha riscontrato di nuovo la mancata installazione del misuratore di portata allo scarico delle acque reflue, elevando una nuova sanzione per un importo ulteriormente raddoppiato. A marzo dello scorso anno un ulteriore verifica ha registrato la reiterata mancata installazione del dispositivo e, in questo caso, la sanzione è stata di 4mila euro. L'ultima ispezione, conclude la nota, è avvenuta in febbraio e, oltre alla sanzione di 8mila euro, il Dipartimento Prevenzione ha inoltrato al Collegio Tecnico della Commissione per la Tutela Ambientale la segnalazione per la revoca dell'autorizzazione allo scarico. Questa segnalazione, precisa la nota, è dovuta anche al fatto che nell'ultima autorizzazione allo scarico di acque reflue rilasciata sempre dal Collegio Tecnico nel maggio 2016, è stata introdotta la prescrizione all'Azienda di installare il misuratore di portata e la prescrizione non è stata ottemperata.
Sonia Tura
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