Cassa di Risparmio non risponde sulle sanzioni comminate da Banca d’Italia: è tutto in mano agli avvocati
“Sono in corso approfondimenti legali”. Questo è l’unico commento di Cassa di Risparmio, dopo la pesante multa agli ex vertici dell’istituto di credito e di Delta. La decisione di Bankitalia è di febbraio, ma è stata resa pubblica solo venerdì. Le valutazioni dei vertici Carisp sono legate alla sola posizione dell’ex presidente Gilberto Ghiotti, che deve pagare 250 mila euro per inosservanza delle norme sulle partecipazioni al capitale delle banche. Per Carisp il provvedimento è legato alla persona fisica, ed esclude ogni coinvolgimento dell’istituto di credito. Che si chiama fuori dalle sanzioni inflitte ai vertici di Delta. Sulla vicenda però c’è un contenzioso aperto: tra ex amministratori e sede centrale. Sul quale pesa la delibera di dicembre 2008 del Cda della Cassa, che parla per i soggetti in questione di tutela legale sia per vertenze giudiziarie che di sanzioni di autorità amministrative, come è il caso di Bankitalia. Una delibera che più volte il presidente della Fondazione Masi ha giudicato inopportuna e priva di fondamento, dal momento che i trattamenti economici degli amministratori competono alla Fondazione. A riprova della posizione dell’istituto di credito la stessa legge sammarinese: il decreto 2006 prevede che eventuali sanzioni siano estinte dai soggetti responsabili delle irregolarità, le persone giuridiche rispondono in solido con il soggetto sanzionato. Se il primo non paga, lo deve fare la società, ma con obbligo di rivalsa. Situazione che potrebbe accadere al termine della verifica che Banca Centrale sta conducendo su Carisp.
Giovanna Bartolucci
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