CDLS: celebrazioni del 50° anniversario
Con l’andare del tempo questo è diventato un iter burocratico dove non si risolvono i conflitti che vengono rimandati quasi sistematicamente al tribunale.
La Confederazione democratica dei lavoratori punta a inserire nella nostra legislazione strumenti nuovi di conciliazione, come l’arbitrato. "Una proposta -spiega il segretario generale Marco Beccari- che verrà sviluppata in una tavola rotonda e rientrerà nel pacchetto di provvedimenti che la CDLS presenterà dopo il congresso".
Nicola Soldati, docente dell’Alma Mater di Bologna, ricorda che in tutta l’Inghilterra operano 20 giudici commerciali. Questo, spiega, per la capillare diffusione di strumenti alternativi per la soluzione delle controversie come arbitrato e conciliazione. Si tratta di strumenti olto presenti nei Paesi dove la giustizia funziona. "Inutile -ha sottolineato- adottarli per migliorare una macchina giudiziaria che non va".
Eufranio Massi, della Direzione provinciale del lavoro di Modena ha parlato delle Conciliazioni giuslavoristiche nella legislazione italiana, mentre Milena Gasperoni, direttore dell’Ufficio del lavoro sammarinese ha illustrato, nei numeri, la situazione in Repubblica. Negli ultimi 22 anni le vertenze sono andate in crescendo: 17 nell’85, 77 due anni fa. Le cause sono principalmente economiche. Seguono quelle disciplinari, di licenziamento, di riconoscimento di livello o di mancato rinnovo del contratto.
Su 73 vertenze solo 17 sono state risolte tra le parti, per le altre ci si è rivolti al Magistrato del lavoro.