CDLS: mozione conclusiva approvata all'unanimità, al voto per la dirigenza
Con l'approvazione all'unanimità della mozione finale, si chiude il 16esimo Congresso della Cdls. Non sono mancati interventi toccanti, racconti di perdita in un anno e mezzo segnato dal Covid. Un Congresso decisamente diverso, in cui accanto ai vecchi nodi come salari, riforme, contratti scaduti, hanno preso spazio paure collettive. Numerosi e di qualità gli interventi, tanto che è stato definito da più parti uno dei migliori Congressi per contenuti. La mozione finale, lunga ed articolata, fotografa la complessità del momento e delle sfide future. Guarda ad un sistema sanitario pubblico da difendere e rilanciare, dedicando al suo personale un ringraziamento per cure e dedizione, a rischio della propria incolumità, con turni di lavoro massacranti. Ringraziamento che va anche alle forze dell'ordine e a tutti coloro che nel pieno della pandemia hanno assicurato servizi essenziali. L'attenzione va poi al sistema bancario, ritenendo indispensabile ricreare le condizioni affinché torni ad essere volano del “progetto Paese”. Sottolineati i ritardi della giustizia: “Sarebbe inaccettabile – si legge – che la prescrizione lasciasse impuniti i responsabili dei dissesti”.
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Viene proposto un fondo a supporto dei pensionati in difficoltà economica, finanziato in maniera solidale, e si chiede che le politiche di sviluppo tengano conto della sostenibilità ambientale. Non manca un passaggio sui rapporti interni alla CSU, e la proposta di un confronto unitario fra tutte le organizzazioni sindacali su grandi riforme strutturali e contratti di lavoro scaduti, ribadendo l'esigenza di aprire trattative per il loro rinnovo salvaguardando il potere di acquisto di salari e stipendi. Restano ora da eleggere i 21 membri del Consiglio Confederale che nominerà, a sua volta, il Segretario Generale. 30 i candidati. Le operazioni di voto si chiuderanno alle 19.
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