Cdls: subito un piano per arginare la super inflazione
Pronta una lettera per chiedere al Governo l'apertura di un tavolo sulla politica dei redditi. Tre priorità: riparametrare gli aumenti energetici, aggiornare il Welfare, rinnovare i contratti scaduti. Attenzione alle riforme, in testa, IGR e Fondiss
Inflazione all'8,1%, rincari in bolletta per il 90%, in un quadro di recessione. La Cdls chiede un piano per arginare l'impatto del carovita su stipendi e pensioni, attraverso l'immediata apertura di un tavolo con l'Esecutivo sulla politica dei redditi.
Il Confederale torna a puntualizzare obiettivi e strade da imboccare, partendo dal documento scaturito dall'ultimo attivo unitario dei quadri: “Il cuore di quel documento – dice il Segretario Generale Cdls – è fare i contratti. Ma l'inflazione è oltre l'8% e anche la risoluzione dei contratti di lavoro non adegueranno le buste paga al netto dell'inflazione. Bisogna aiutare con un calmieramento del carrello della spesa, un calmieramento ulteriore delle tariffe energetiche e, soprattutto, aumentare gli assegni familiari, in modo tale che si abbia soddisfazione sul piano economico laddove i contratti non riescono a dare risposte sufficienti. Questo documento impone un passaggio: è pronta una lettera – annuncia - per chiedere al governo di aprire un tavolo su queste tematiche”.
Ancora, occhi puntati sulle riforme. Quella dell'IGR – andrà ad aggiornare la fiscalità di tutti, famiglie e imprese – e questo per Montanari stride con il progetto del Distretto Economico Speciale, che prevede invece fiscalità agevolata per pochi. Poi la riforma di Fondiss, sulla quale Montanari incalza: “Va rilanciato riformandone la governance e rafforzato investendo anche fuori territorio, per assicurare livelli pensionistici adeguati al costo della vita”.
Nel video, l'intervista al Segretario Generale della Cdls, Gianluca Montanari
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