"Le misure antideficit non possono essere a senso unico". Lo dice la Cdls alla vigilia dell’incontro con il governo sulla manovra economica, preoccupata dalle scorciatoie dei decreti che rischiano di sbilanciare la manovra a danno delle fasce deboli. Il sindacato si dice perplesso anche sulla decisione di tagliare del 2% la monofase. Non è automatico, scrive, che porti all’abbassamento dei prezzi dei prodotti di largo consumo. Annuncia che ribadirà il no ai risparmi a senso unico, come il blocco del contratto PA e il rinvio delle stabilizzazioni, perché se il bilancio pubblico si aggira sui 700 milioni di euro, le buste paga rappresentano il 20% della spesa corrente, quindi bisogna agire sul restante 80% abbondante di spesa.
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