Cipro si salva ma il salvataggio fa paura
La chiusura prolungata di tutte le banche cipriote decisa dal governo dell'isola in attesa di mettere ordine nei due maggiori istituti - Cyprus Bank e Laiki Bank - che devono essere ristrutturati nell'ambito di un piano di salvataggio concordato con l'Eurogruppo sta provocando il caos anche per quanto riguarda il pagamento dei contributi previdenziali. E' infatti da stamani che le Tv locali intervistano persone letteralmente inferocite per il fatto di essersi viste rifiutare dagli uffici del ministero del Lavoro sparsi sull'isola gli assegni bancari generalmente accettati per il pagamento mensile dei contributi previdenziali per sé o per i propri dipendenti. Questa mattina, infatti, gli impiegati di queste filiali del ministero hanno affisso all'esterno e all'interno degli uffici cartelli in cui - paradossalmente - è detto che per i pagamenti si accetta solo denaro contante che però scarseggia in quanto le banche sono chiuse ormai da 10 giorni e la gente ne può prelevare in quantità molto limitata solo dai bancomat.