La vicenda Betacolor continua a riservare colpi di scena. Le lettere di licenziamento per i 71 dipendenti, per ora non sono state inviate. Negli ultimi due giorni le tappe del negoziato hanno subito un’accelerazione progressiva. Giovedì la riunione tra esecutivo, proprietà e parti sociali, per il passaggio ad un nuovo gruppo di imprenditori, chiusa in tarda serata non ha portato ad un accordo ma solo all’impegno di proseguire nel confronto. Venerdì le segreterie di stato al lavoro e all’industria hanno inviato alla proprietà della Betacolor, e al nuovo gruppo imprenditoriale, una bozza di lavoro, che si è incrociata con l’inaspettata decisione della società di Galazzano di inviare le lettere di licenziamento. La notizia trapelata nell’arco di qualche ora, da un lato ha provocato l’immediata reazione dei sindacati, che hanno indetto 4 ore di sciopero per lunedì, dall’altro l’intervento dei rappresentanti dell’esecutivo che, dopo una lunga mediazione, sono riusciti almeno per ora a bloccare il provvedimento. Le lettere restano congelate e l’unica consegnata a mano è stata ritirata. L’azienda motiva la decisione di bloccare i licenziamenti come un gesto di distensione in una fase estremamente delicata e molto tesa. Lunedì sarà quindi una giornata cruciale: si incroceranno incontri e trattative. Lo sciopero di 4 ore a questo punto potrebbero trasformarsi in una assemblea tra lavoratori e sindacati, mentre la cordata di nuovi imprenditori, pronti ad assorbire l’azienda di Galazzano e 60 su 71 dipendenti, presenteranno una bozza di lavoro, che ai aggiungerà a quella dei sindacati e quella delle segreterie di stato. I tempi sono brevissimi. Il 31 dicembre infatti la Betacolor chiude.
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