Il commercio è uno dei settori più rappresentativi per l’economia del Titano
Secondo, per numero di attività solo al ramo immobiliare e dei servizi alle imprese. 1.581 aziende a settembre 2010: sono calate di 100 unità rispetto al 2009 (1.665), ma superano dato del 2007 quando erano 1.550. Il calo più vistoso è nelle società, che passano da 1030 del 2009 alle 974 di quest’anno, mentre sembrano reggere bene alla crisi le imprese individuali - da 530 a 508 - e le attività libero professionali, che calano di sole 6 unità (da 96 a 90). Aumenta il commercio al dettaglio, soffre il comparto degli intermediari. Come evidenzia l’osservatorio del commercio, il settore apporta al Bilancio dello Stato 50 milioni di euro di monofase, cioè il 70% del totale in entrata. Il commercio continua a dare lavoro: a fronte del calo delle aziende, il numero degli occupati è invece in crescita. 3058 nel 2009: dato medio, che nei primi 9 mesi del 2010 sale a 3112 lavoratori, con picchi di oltre 3250 dipendenti nel periodo estivo.
Annamaria Sirotti
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