Commissione europea per l'occupazione bacchetta San Marino
Il lavoratore frontaliero, a parità di funzioni svolte, deve ricevere lo stesso trattamento di un lavoratore sammarinese, sia per le condizioni di lavoro sia per la parte remunerativa. Questo è quanto sancisce l’articolo 20 dell’accordo di cooperazione ed unione doganale, siglato dalla Comunità economica europea e San Marino. La commissione di Bruxelles ha accolto l’appello del Presidente del Consiglio Sindacale Interregionale, Norberto Crinelli che con una lettera si è rivolto all’organismo per far luce sull’impegno assunto dallo Stato sammarinese ma che finora – precisa - sembra essere stato disatteso. Dall’esame della documentazione fornita dal CSI alla commissione, risulta infatti che i lavoratori comunitari ricevano solo contratti a tempo determinato, aspetto che contrasta tra l’altro con il principio di non discriminazione riconosciuto dall’articolo 4 del regolamento in materia di avviamento al lavoro dei frontalieri. Secondo le nuove direttive emanate dalle autorità sammarinesi per i lavoratori italiani o residenti a San Marino sono tre i casi in cui i contratti possono avere una durata determinata nel tempo, vale a dire per esigenze produttive e organizzative legate ad un aumento temporaneo di lavoro e che richiedono un aumento temporaneo di occupati; per attività o servizi di carattere stagionale; o per sostituzione di personale assente con diritto alla conservazione del posto di lavoro. Regole dunque che in virtù dell’articolo 20 dell’accordo dovrebbero essere applicate anche ai contratti dei lavoratori frontalieri, la cui durata andrebbe quindi limitata solo nei tre casi previsti. Pertanto – precisa la Commissione dell’Unione Europea – la legislazione nazionale non può giustificare il regime contrattuale attuato finora. Poiché si tratta di un accordo internazionale, la questione sarà presto esaminata dall’apposito Comitato di cooperazione per valutare l’eventuale inadempienza dello Stato sammarinese verso i diritti dei lavoratori frontalieri. Intanto i sindacati sammarinesi e il comitato dei lavoratori frontalieri chiedono di incontrare il vice ministro per l’economia italiano Mario Baldassarri in occasione della visita sul Titano prevista per il 27 novembre. Si è deciso inoltre di protestare contro la doppia tassazione con una nuova raccolta di firme, petizione che sarà spedita al Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi, al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, al Ministro delle Finanze Giulio Tremonti e a quello degli Esteri Franco Frattini. La CSU e il comitato frontalieri torneranno poi a contattare i parlamentari romagnoli e marchigiani per invitarli a sostenere gli emendamenti che chiedono la proroga della doppia tassazione.
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