Mularoni e Mussoni: se qualcuno ha promesso soldi a Clarizia non aveva il mandato del governo
Sulla questione prende posizione anche l'Upr: dal livoroso comunicato stampa, emesso dall’ex Presidente di Banca Centrale Renato Clarizia, i sammarinesi scoprono che dietro l'assunzione di responsabilità delle dimissioni c'era solo una semplice questione di quattrini.
Chi doveva salvare e rilanciare il sistema finanziario, scrive l'Upr, finisce in modo ancora più inglorioso la propria esperienza. Bella riconoscenza verso la classe politica che, sottolinea la nota, prima gli ha dato uno stipendio da nababbo, poi l’ha sempre difeso sia come Presidente sia per la questione dello stipendio ridotto poi alla misera somma di 240.000 euro annui. Troppo poco per chi in quattro anni ha servito la Repubblica con impegno e costanza da Roma.
Dobbiamo ammetterlo - conclude l'Upr - Renato Clarizia ci ha sorpreso: c'erano milioni di ragioni per andarsene in silenzio.
Sonia Tura
comunicato integrale
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