Quindici licenze provvisorie prorogate a fine 2011, per un anno. In assenza di queste, tanti posti di lavoro sarebbero saltati, anche di importanti aziende come Robopac e Colombini, e in un periodo già di crisi occupazionale questa ipotesi non poteva nemmeno essere presa in considerazione. Anzitutto sono diversi i motivi per cui viene concessa una licenza a carattere provvisorio. Il più frequente è dare la possibilità ad un’azienda di essere immediatamente operativa anche se non ha concluso tutto l’iter. Si possono concedere proroghe, ma non per più di un anno. Normalmente erano diluite nel corso dell’anno, invece questa volta le scadenze sono state, per tutte le licenze provvisorie, a fine dicembre 2011. Gli uffici competenti hanno esaminato caso per caso, pratica per pratica. Se non fossero state prorogate le licenze, parecchi posti di lavoro sarebbero stati in pericolo, per questo sono state concesse proroghe di un anno al massimo. Alcune aziende, spiega la segreteria di Stato all’Industria, hanno cambiato sede, si sono ampliate, dunque hanno dovuto ricominciare l’iter dell’abitabilità, ottenere le varianti di piano regolatore là dove previste, inserire nuovi macchinari e così via. Tutti adempimenti burocratici che richiedono tempo, e per alcune realtà industriali è stato necessario ricorrere alla proroga annuale: la legge infatti, concede questa facoltà proprio per non creare gravi problemi a livello occupazionale.
Francesca Biliotti
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