Sammarinesi sempre più attenti ai consumi. Mentre l’indice generale dei prezzi fa registrare, in un anno, un aumento dell’1,7%, diminuiscono le spese per l’abbigliamento e le calzature, per la casa, per il divertimento, lo spettacolo e la cultura. In aumento del 3,5% il consumo di generi alimentari e delle bevande analcoliche, in netta crescita – circa l’8% - la spesa per tabacchi e alcolici anche se questa percentuale è comprensiva degli acquisti che, per questo genere di prodotti, vedono protagonisti i residenti nel circondario. Se proprio dobbiamo stringere la cinghia i primi tagli riguardano l’acquisto di abiti, scarpe, articoli e servizi per la casa. Spendiamo invece il 7% in più per la salute e per i servizi sanitari e abbiamo aumentato del 5% le spese per i trasporti ma qui incide, pesantemente, l’aumento del costo della benzina. A crescere, in sostanza, è soprattutto la tendenza a non variare il livello di acquisti. Una volta fatti i conti con le spese obbligate - luce, gas, acqua, benzina, banca - si tagliano le uscite non necessarie. Anche perché fatto salvo l’incremento reale del costo della vita ci si misura con quella che gli esperti chiamano “l’inflazione percepita” e che fa temere a molti che un nuovo rialzo dei prezzi sia dietro l’angolo.
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