Una trattativa, quella del rinnovo del contratto delle banche, che sta facendo discutere ormai da tempo sia l'ANIS che la CSU ma che probabilmente troverà una sua soluzione martedì prossimo quando le parti si incontreranno per discutere la nuova piattaforma contrattuale. Diversi i punti oggetto di confronto: uno su tutti l'unificazione degli istituti bancari presenti sul territorio. All'appello mancano infatti ancora due banche. Ma non è tutto. La piattaforma sindacale contiene altri aspetti cruciali quali il miglioramento dell'utilizzo di alcuni aspetti normativi che hanno creato problemi sia alle aziende che agli utenti; accordi che stabiliscano la partecipazione dei dipendenti all'organizzazione del lavoro; il riconoscimento dell'anzianità di servizio; l'uguaglianza degli automatismi per il personale par time; l'istituzione di un fondo previdenziale integrativo per l'intero settore; la convergenza sugli orari di lavoro del personale e aumenti retributivi non solo in linea con l'inflazione ma anche come riconoscimento delle diverse professionalità che operano nel settore del credito. Temi tra l'altro già affrontati sia in sede politica che tecnica. A tal proposito la Federazione Servizi della CSU lamenta una dilazione ingiustificata da parte dell'ANIS. Il contratto che coinvolge trecento dipendenti è infatti scaduto dal dicembre del 2002 e non presenta -secondo il Dirigente della Confederazione Democratica- particolari difficoltà da superare. C'è quindi grande attesa per il confronto di martedì per una piattaforma contrattuale condivisa a larghissima maggioranza dai lavoratori degli istituti di credito.
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