La tensione è palpabile nell’aria e talvolta si rende necessario anche l’intervento dei gendarmi per stemperare gli animi, anche se il sindacato ribadisce: 'Non si tratta di blocchi stradali. Chi non ha a che fare con il settore industriale può passare'. La trattativa con l’Anis è bloccata ormai da quasi tre settimane: troppe e troppo nette le divergenze sia sulla parte normativa che sulla parte retributiva del contratto. Uno stallo che il governo ha tentato di sbloccare, avviando due tavoli di dialogo separati, con imprenditori e sindacati. Il segretario di stato all’Industria Claudio Felici – gia promotore di un’efficace mediazione nella precedente tornata contrattuale – sembra puntare ad una strategia analoga, per arrivare all’intesa prima del 20 giugno. Giorno indicato dai sindacati per lo sciopero generale di tutti i settori; giorno che coincide o precede di poco l’inzio della sessione consiliare di fine giugno con all’ordine del giorno, in prima lettura, la riforma delle pensioni e delle politiche del lavoro. Domani mattina, intanto, nuova mobilitazione di fronte alle fabbriche di Galazzano.
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