Correntisti Asset: timori per gli effetti della firma di consenso all'obbligazione di Cassa per somme superiori ai 50mila euro

Al centro dell'assemblea, le prime impressioni sull'avvio della migrazione dei conti in Cassa di Risparmio. Insieme ai legali Alessandro Stolfi e Stefano Pagliai, discusse le modalità del passaggio, che non convincono fino in fondo i correntisti. Accanto alla delusione per il rifiuto dei vertici Carisp di far conoscere in via preliminare le condizioni del contratto siglato tra le due banche, si fanno strada altri timori legati soprattutto alla richiesta da parte di Carisp di firmare un consenso per l'assegnazione al cliente stesso di un'obbligazione emessa da Cassa per importi sopra i 50mila euro. Pur nel rispetto della libertà individuale di procedere subito alla firma, gli avvocati Stolfi e Pagliai si sono limitati a suggerire di non farlo 'a scatola chiusa', cioè di farsi consegnare prima tutta la documentazione, da sottoporre poi a consulenti di parte e semmai di sottoscrivere l'atto solo in un secondo momento. “Vincolarsi ora potrebbe essere prematuro oltre che rischioso – si è detto durante al serata - anche perché proprio su questo punto è chiamato ad esprimersi il Collegio Garante della Costituzionalità delle Norme”. I Saggi, infatti, si riuniranno giovedì 9 novembre. In sostanza, “se il Collegio dovesse esprimersi per l'incostituzionalità di quel passaggio – è l'interrogativo posto ai presenti – cosa succederebbe ad un correntista che ha già firmato? Anche quella firma cadrebbe al decadere della legge?” Dubbi che per ora rimangono senza risposta, così come non è certo se sarà possibile o meno trasferire i conti correnti ex Asset, ora in Cassa, presso altre banche: “Chi volesse spostare i propri soldi, somme sotto i 50mila, può già farlo oppure no? Nessuno ancora ha visto le bozze di contratto – denunciano - manca la necessaria chiarezza anche da parte degli stessi dipendenti Carisp nel fornire le informazioni richieste”. “Per questo – ribadiscono i difensori – sarebbe bene fermare le bocce e ottenere la documentazione per valutarla prima di apporre qualsiasi firma”. Sul fronte penale, infine, avanti con la querela: si punta ad arrivare a 100 adesioni, ma l'obiettivo appare vicino: sarà poi depositata in Tribunale, sia in Italia sia sul Titano.

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