Lievita il prezzo della benzina e con esso il malcontento dei consumatori. In Italia ieri si è toccato il tetto di 1 euro e 107 in autostrada, il massimo dalla vigilia della guerra in Iraq, mentre sulla rete ordinaria si attesta a 1 euro e 099. Sarà per l’effetto combinato del rincaro del greggio e della ripresa del dollaro, ma nel 1993 un litro di carburante costava 79 centesimi circa. Una differenza sostanziale che negli anni ha pesato notevolmente sulle tasche dei consumatori, fino ad arrivare all’attuale impennata. A San Marino il prezzo della verde è di 1 euro e 054. Nonostante l’adeguamento ai rincari della vicina Italia, resta dunque il differenziale di 100 lire a favore dei clienti, introdotto dal 1° gennaio 2004. Sul Titano come in Italia, il prezzo della benzina è sottoposto ad un regime di libera concorrenza quindi la definizione dell’importo non passa sotto il controllo della commissione prezzi. In pratica, il prezzo del carburante segue da sempre un andamento anomalo che risponde delle oscillazioni di mercato e spesso del super-potere delle compagnie petrolifere. Il caro–benzina - fa sapere Donatella Zanotti dello Sportello Consumatori Csdl- è solo la punta dell’iceberg di un problema che investe tutti settori. Dello stesso avviso Marco Beccari dell’Asdico CDLS che sottolinea la necessità di un intervento da parte del Governo affinché si giunga ad una soluzione concordata, in grado di rallentare il peso del costo della vita sui cittadini.
I più letti della settimana:
{{title}}
Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy. Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy