Crack finanziario della Suisse Air: una ventina le 'vittime' sammarinesi
I riflessi a San Marino del crack finanziario della Suisse Air. Una ventina di piccoli risparmiatori ha perso circa un mlione 600mila euro, più o meno 3 miliardi delle vecchie lire. Ora chiedono di essere risarciti e hanno fatto una causa civile alla Banca Sammarinese che li ha mal consigliati. In media hanno investito oltre 50 mila euro a testa. In larga parte sono piccoli risparmiatori: lavoratori dipendenti, professionisti, ma anche pensionati. Hanno perso tutto o quasi tutto. E a consigliargli l’investimento, nell’aprile 2001, sarebbe stata la loro banca di fiducia. Uno degli istituti di credito più prestigiosi del Titano. Quasi tutti avevano investito in precedenza in pronti contro termine. La banca li indirizzò su un nuovo titolo che rendeva qualcosa in più con scadenza ad un anno. In realtà i conti della Suisse Air erano già in rosso e stavano peggiorando anche a seguito dell’acquisto, da parte della compagnia di bandiera svizzera, della Sabena, la malandata compagnia aerea belga. A marzo 2002 il fallimento Suiss Air. Ed esattamente un mese prima della scadenza del titolo, tutti i piccoli risparmiatori ricevono una lettera nella quale in sintesi viene comunicato loro che hanno perso tutto. E che nell’arco di 10 anni, avrebbero potuto recuperare forse qualcosa, attraverso la Sail Group. Un copione identico per i 20 sammarinesi rimasti invischiati nel crack della Suisse Air. Qualcuno da allora è disperato. Qualcuno ha perso i risparmi di una vita. Alla spicciolata si sono rivolti a diversi studi legali sammarinesi, poi si sono anche costituiti in comitato. Ognuno di loro ha però presentato una richiesta di risarcimento specifica contro la banca. Le pratiche – di natura civile - sono ora all’attenzione del magistrato dirigente del Tribunale, Il commissario della legge Valeria Pierfelici. La banca interessata ha detto ai risparmiatori che il crack è l’effetto dell’11 settembre. Ma per gli avvocati e per chi ha perso i soldi, la giustificazione non regge. L’unica compagnia aerea a saltare dopo i tragici attentati contro le torri gemelle e il pentagono, infatti, è stata la Suisse Air. Ma – come noto – in Repubblica ci sono anche altre centinaia di persone che hanno perso ingenti somme, coi titoli Parmalat e Cirio e i bond argentini. Sta intanto riscuotendo consensi la proposta lanciata dal Presidente dell’Asdico Marco Beccari, durante il recente incontro pubblico promosso dall’associazione consumatori. Beccari – per tentare di trovare una soluzione condivisa - propone di dar vita ad un comitato paritetico composto dalle associazioni di difesa dei consumatori e dalle banche sammarinesi , con il patrocinio della Segreteria di Stato per le Finanze e il coordinamento della Banca Centrale
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