Credito Sammarinese. Il Commissario dispone il blocco di tutti pagamenti
Pagamenti sospesi dalla mezzanotte di ieri e per 30 giorni. Un provvedimento rinnovabile per altri 60, come previsto per legge. E’ questa la disposizione del commissario, comunicata dal Credito Sammarinese ai suoi clienti. Sono quasi 3mila e 200 i conti correnti bloccati. L’intento è quello di evitare la fuga improvvisa di capitali e, di conseguenza, un serio problema di liquidità. Di fatto però il Credito si trova impossibilitato a pagare anche gli stipendi dei suoi stessi dipendenti, che a loro volta, avendo il conto corrente nella banca per cui lavorano, non sono in grado di prelevare neppure un euro. Inutile sottolineare lo stato di disagio e di preoccupazione. Banca Centrale, con l’interessamento costante della Segreteria alle Finanze, sta lavorando per risolvere l’inconveniente, magari pensando a qualche deroga valutando i singoli casi. Si cerca anche di capire se le emergenze previste nel fondo di garanzia istituito di recente possano essere applicate a casi di questa natura. Sul fronte giudiziario, intanto, proseguono le indagini della magistratura per accertare i rapporti dell’ex direttore, Walter Vendemini, con Vincenzo Barbieri, ucciso nel marzo scorso a San Calogero, in provincia di Vibo Valentia, e coinvolto in un maxi traffico di sostanze stupefacenti dalla Colombia. Gli inquirenti calabresi stanno cercando di ricostruire una serie di passaggi della maxi operazione che sembra interessi addirittura tre continenti. Si prosegue nell’esame delle memorie dei 40 computer sequestrati al Credito Sammarinese e dei documenti requisiti. Banca Centrale si dice sorpresa delle parole dure usate ieri dal Presidente sospeso del Credito Sammarinese, Lucio Amati. Ricorda tutti i passaggi della vicenda legata al commissariamento, a partire dal primo atto del maggio 2010, quando dispose la riunione urgente dell’assemblea dei soci per procedere ad un aumento del capitale. Non entra nel merito della vicenda giudiziaria, che ribadisce essere separata dall’intervento amministrativo, e si dice eventualmente a disposizione della magistratura nel caso lo ritenesse necessario.
Sergio Barducci
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