Cresce il "made in Rimini": + 16,13% nel primo semestre 2016

Imprese riminesi sempre piu' proiettate verso i mercati esteri. Lo rileva l'indagine annuale realizzata dall'Ufficio Internazionalizzazione di Confindustria Romagna, con il contributo di Banca Carim.

Il “made in Rimini” è in crescita. Lo dice l'Istat, che stima un +16,3% dell'export e un + 7,85% dell'import, nel primo semestre 2016 e lo conferma l'indagine realizzata da Confindustria Romagna in collaborazione con Banca Carim. Su un campione di 210 aziende del riminese, 181 hanno dichiarato di avere contatti con l'estero: sono 12 in più rispetto al 2015.
Il principale mercato di riferimento dell'export riminese è l'Europa comunitaria, in testa Germania e Francia. Significativa anche la crescita della Russia – nonostante la svalutazione del rublo - e degli Stati Uniti.
Anche nell'import domina l'Unione Europea, ma in termini assoluti dopo la Germania c'è la Cina.

Nel video l'intervista al Presidente di Confindustria Romagna Paolo Maggioli

File allegati

  • Indagine Internazionalizzazione 2016 DEF
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