Nuovo balzo dell'inflazione in Italia. A giugno - secondo le stime dell'Istat - l'indice dei prezzi al consumo sale al 3,8%, rispetto allo stesso mese dello scorso anno. E’ il dato più alto dal luglio del 1996 quando si registrò la stessa variazione. Gli aumenti più significativi si sono verificati per trasporti, acqua, elettricità e combustibili, alimentari e bevande. Inflazione ancora più alta nell'eurozona che fa segnare il 4%, esattamente come Rimini. Rialzo record per i prezzi alla produzione dei prodotti industriali. A maggio - secondo i dati Istat - i prezzi registrano un crescita del 7,5%, rispetto allo stesso mese dello scorso anno: e' il livello più alto dal gennaio del 2003. L'aumento dei prezzi favorisce il calo dei consumi a tavola con riduzioni record per il pane (-5,5 per cento), la pasta (-2,5 per cento) e in generale una grave stagnazione delle quantità di prodotti alimentari acquistate dalle famiglie. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti, in occasione della diffusione dei dati Istat sull'inflazione. Cali più sensibili rispetto ai generi alimentari sono attesi per gli altri prodotti perchè gli effetti del caro petrolio sui bilanci familiari hanno determinato - sottolinea la Coldiretti - una maggiore attenzione alle spese essenziali, che sono difficilmente comprimibili, come quelle alimentari a scapito degli altri beni, con inevitabili conseguenze anche sull'apertura della stagione dei saldi.
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