Criptovalute e cyber riciclaggio sotto la lente delle Fiamme Gialle

Il Comandante di Rimini Coscarelli: "GDF assolutamente protagonista nel precorrere fenomeni evasivi, illegali e delittuosi in questo settore. Attraverso sistemi, know-how e poteri, anche in ambito valutario"

L'antiriciclaggio si fa sempre più tecnologico. Il mondo delle criptovalute è da tempo sotto la lente della Guardia di Finanza, e lo sarà ancora di più nel futuro, mentre - dopo un periodo di analisi e studio - partono le prime verifiche sulla loro corretta tassazione.

Centinaia gli agenti delle fiamme gialle formati in tutta Italia per monitorare un fenomeno sempre più diffuso e ad alto rischio: la moneta virtuale, come mezzo di pagamento svincolato dai sistemi finanziari tradizionali, si presta infatti ad attività criminose, come riciclaggio e finanziamento del terrorismo.

Numerose le operazioni sospette intercettate negli ultimi mesi, dalla compravendita abusiva di bitcoin al reimpiego di proventi criminali nel sistema finanziario ed economico. Il colonnello Alessandro Coscarelli, Comandante Provinciale della GDF di Rimini, conferma la massima attenzione ai reati “innovativi” come il cyber riciclaggio: “In un mondo digitale in cui basta sfiorare un tasto per trasferire capitali da un capo all'altro del pianeta e soprattutto quello che può essere poi l'attività di reimpiego dei capitali da parte delle organizzazioni criminali, la Guardia di Finanza è assolutamente protagonista nel precorrere fenomeni evasivi, illegali e delittuosi in questo settore, attraverso i suoi sistemi, il know-how e i poteri a disposizione, anche in ambito valutario”.

Nel servizio l'intervista al colonnello Alessandro Coscarelli, Comandante Provinciale della GDF di Rimini

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