Crisi, la Compagnia delle Opere di San Marino confida nel cambiamento del sistema
La Compagnia delle Opere vede il bicchiere mezzo pieno e - in sintonia col vescovo Monsignor Negri - crede che questo momento di crisi possa essere vissuto postivamente, nel senso di una maturazione ancora più profonda dell’identità. Il cambiamento, dunque, come ragionevole speranza. L’individualismo e la frammentazione vengono visti come problemi a cui porre rimedio. Troppi, secondo Remo Contucci, 13 partiti per una popolazione di 30mila abitanti. "Con l’Italia – ha affermato – in gioco c’è il clima di fiducia. Bisogna lavorare per recuperare la stima". La Cdo San Marino fa la sua parte con iniziative e proposte. Come quelle nell’ambito del Meeting di comunione e liberazione. “Tremonti quest’anno ci ha bastonato per un’ora – ha commentato Contucci, riferendosi alla controversa conferenza stampa congiunta con i segretari Gatti e Mularoni – ma almeno c’è stata la possibilità di confrontarsi direttamente”. Oltre al meeting la Cdo San Marino (che raggruppa circa 100 imprese) ha organizzato il matching alla Fiera di Milano, con 2000 imprese – di cui 19 sammarinesi – e 35mila contatti in tre giorni. Sul fronte prettamente interno Contucci ha auspicato un passo indietro dello Stato nella gestione del mercato del lavoro.
Luca Salvatori
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