Crisi economica a San Marino: pesano ancora gli effetti della recessione
Segno meno per l’economia sammarinese, in sofferenza in tutti i settori. Mesi neri per l’occupazione. 1705 sammarinesi sono al collocamento: 707 senza lavoro, 998 con lavori saltuari o contratti a termine. 800 i lavoratori in mobilità e 2200 i cassaintegrati. Spicca il dato dei licenziamenti, in impennata proprio nei primi 4 mesi del 2010 con 400 persone lasciate a casa. Le imprese fuggono, oppure chiudono. 6263 quelle attive a San Marino, con un calo del 3,27% in un anno. In testa il settore immobiliare e dei servizi alle imprese con 78 imprese in meno (-63 nel commercio, -30 nel manifatturiero). Se nel 2009 243 attività hanno chiuso i battenti, sono 834 quelle che da gennaio hanno chiesto la sospensione della licenza. Aziende che chiudono, aziende in perdita: nel 2009 il fatturato è calato del 18%, e le aspettative degli imprenditori per il 2010 non sono rosee: 3 su 4 dichiarano di aver subito cali sostanziali nella propria attività in tre anni; addirittura, il 60% nel manifatturiero segnalano lavoro in calo del 10% dal 2007. Sul sistema produttivo pesano, in prospettiva, i rapporti con l’Italia e sono le associazioni di categoria a parlare, in questi giorni, di embargo all’economia, per una azione italiana che, di fatto, bloccherebbe il libero scambio di beni e servizi. Non mancano spiragli. Sul fronte occupazione, sono i dati dei primi tre mesi a dire che il picco negativo è superato: 707 disoccupati, ma sono diminuiti di 200 unità in un anno. Spiragli anche per le aziende: la produzione industriale a marzo segna +21,2 nell’anno; picchi di oltre il 22% per le materie plastiche, la meccanica e l’editoria.
Annamaria Sirotti
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