La crisi Greca al centro del G8 aperto aggi a Camp David
In Grecia, dopo un altro taglio di rating arriva l’avvertimento dall’Europa: se le nuove elezioni del 17 giugno non produrranno un governo anti-salvataggio il rischio di uscita dall’Euro è probabile. L’Europa teme l’effetto domino e l’interrogativo che ha dominato il summit del G8 a Camp David è stato proprio: come salvare l’Europa dalla crisi? I leader europei hanno ribadito l’impegno a tenere Atene nell’euro. Il presidente Obama ha esortato i leader europei a fare di più per stimolare la crescita seguendo la stessa politica che sta riportando gli Stati Uniti sul binario giusto. Su questo troverà un alleato in Francois Hollande, il neo presidente francese, al suo primo G8. Ma anche altri leader europei, come il premier italiano Mario Monti, che sostengono la crescita accanto alle misure di austerità di cui è strenua sostenitrice la cancelliera tedesca Angela Merkel. Questo G8 è stato anche l'occasione per un primo confronto con la "nuova Europa" ridisegnata dalle elezioni. Di certo aumenta la convergenza su molti temi, che fino a qualche mese fa sembravano tabù. Cameron è tornato a parlare di eurobond, spiegando che "l'eurozona deve introdurre metodi di governance che creino fiducia e che si devono aggiungere alla logica di un'unione monetaria delle soluzioni per il sostegno e la responsabilità collettiva". La cancelliera tedesca Angela Merkel ha parlato con il presidente greco Karolos Papoulias dicendogli di sperare in un governo funzionante in Grecia. Lo ha detto un portavoce della leader tedesca. La cancelliera ha ribadito la posizione del governo tedesco: “aspettiamo le nuove elezioni ed è desiderio nostro e di tutti i partner europei di vedere un nuovo governo funzionante".
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